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Spitzer, Leo.

Linguista, filologo e critico letterario austriaco. Compì gli studi universitari a Vienna, dove fu allievo di W. Meyer-Lübke, dalle cui dottrine tuttavia si allontanò presto. Arruolatosi nell'esercito austriaco allo scoppio del primo conflitto mondiale, fu addetto alla censura della corrispondenza dei prigionieri italiani; alla fine della guerra, da tale esperienza trasse ispirazione e materiale per una serie di importanti studi sulla lingua italiana, quali Lettere di prigionieri di guerra italiani (1921), Circonlocuzioni per il concetto di «fame» in italiano (1921) e L'italiano ordinario (1922). In essi, S. approfondì aspetti della creatività linguistica che fino ad allora erano stati trascurati dalla critica, quali ad esempio l'impiego dell'italiano da parte dalle classi subalterne. Trasferitosi a Bonn, vi insegnò fino al 1925, quando fu nominato professore di Filologia romanza all'università di Marburgo, dove rimase fino al 1930. Insegnò quindi all'ateneo di Colonia fino al 1933, anno in cui, a causa delle prime persecuzioni razziali naziste, abbandonò la Germania per rifugiarsi dapprima in Turchia, dove rimase fino al 1936 come docente all'università di Istanbul, e quindi negli Stati Uniti, a Baltimora, dove ebbe la cattedra presso la John Hopkins University. Per il contributo originale apportato agli studi linguistici e critico-letterari (che gli valse nel 1955 il premio Feltrinelli internazionale per la filologia e storia letteraria e nel 1960 l'ammissione come socio straniero all'Accademia dei Lincei), S. è unanimemente riconosciuto come il maggior rappresentante della moderna scuola stilistica. Fu autore di numerose e importanti opere, fra le quali Saggi di sintassi e stilistica romanze (1918); Studi stilistici (1928); Studi di stile e di letteratura romanza (1931); Linguistica e storia letteraria (1948); Critica stilistica e storia del linguaggio (1954); Marcel Proust e altri saggi di letteratura francese moderna (1959). Postumi sono apparsi i volumi Saggi di letteratura inglese e americana (1962); Cinque saggi di ispanistica (1962); L'armonia del mondo. Storia semantica di un'idea (1963) (Vienna 1887 - Forte dei Marmi, Lucca 1960).